In occasione della Mostra Maestri Liguri ‘800 e ‘900, giunta al 84ª Edizione, Galleria Arte Casa presenta Sulla spiaggia, un capolavoro di Evasio Montanella del 1934. Immerso nel bagliore abbacinante del caldo sole primaverile, il pittore racconta il riposo dei pescatori che accanto ai loro gozzi si perdono con lo sguardo nell’orizzonte lontano dell’immaginazione e dei ricordi. La luminosa tavolozza del pittore, grande colorista e maestro del postimpressionismo in Liguria, si manifesta nella consistenza materica e cromatica di un’opera in cui si respira l’essenza della pittura ligure. L’opera viene probabilmente esposta in occasione mostra postuma ordinata dai famigliari dell’artista presso la Galleria D’Arte Ranzini nel 1944.

«L’arte della pittura si può ben dire fosse insita in Evasio Montanella, anzi ne fosse quasi un’integrante forma di vita. Sino dalla sua prima fanciullezza, infatti, egli si sentiva attratto curiosamente verso ogni forma artistica e questa sua curiosità poi, fattosi giovane, pur non trascurando il suo lavoro per la necessità di vivere, diventava passione vera e propria, tanto da trovare il tempo di frequentare l’Accademia di Belle Arti. Passarono quindi lunghi e lunghi anni di lavoro ed Arte, fino al momento in cui egli tutto si votò alla desiata pittura ed esclusivamente ad essa. Maturando con gli anni la sua Arte, dapprima incerta, divenne via via sempre più sicura, forte, personalissima, ottenuta con una tecnica semplice e sagace per cui ogni pennellata, larga e lunga, egli riusciva subito a dare l’impressione della più vivida realtà sia delle cose come delle persone.
Egli vide il primo successo offuscato dalla solita minoranza esigua che osteggiava quella forma personalissima d’Arte, ma col tempo questa corrente contraria scomparve, dominata dalla evidenza palmare delle ineccepibili qualità superiori che Evasio Montanella trasfondeva in ogni sua opera. Fu da questa totalità di consensi che il povero Montanella spiccò il volo verso le migliori affermazioni, che lo portarono verso grandissime soddisfazioni e verso gioie che li ripagarono abbondantemente dell’amarezza dei giorni lontani. Sue mostre da allora e periodicamente si svolsero con crescendo impressionante a Genova, Milano, Torino, Roma, Venezia, ed anche all’estero espose pure con molto successo. La critica gridò alla rivelazione, il pubblico sal canto suo esauriva con acquisti tutte le opere esposte.
Artista nato genovese di quella Prà che è culla di pescatori e marinai, ove si vive per il mare, con il mare, Montanella, mitissima anima semplice e buona, non poteva non diventarne il più dolce cantore. E lo fu: che egli con la sua colorita, espressiva tavolozza pienissima di luce fece rivivere l’ambiente, gli usi, i costumi e le genti del luogo natio.
Nei numerosi suoi lavori egli ci presenta il mare, il nostro inconfondibile mare nei suoi più brillanti e gustosi aspetti, gli umili instancabili pescatori in visioni dolcissime create con spontanea freschezza e serenità, colti in clima a cui non manca l’elemento per raggiungere sempre i vertici della poesia. Caratteristiche figure di lavoratori del mare, interessanti paesaggi, fiori, nature morte; il tutto semore esplicato con la sua sensibilissima interpretazione intelligente, affermano a dovizia la sua completezza d’Artista».
Le parole di gusto rétro che introducono il catalogo della mostra alla Galleria d’Arte Ranzini del 1944 esprimono il profondo e reciproco legame del pittore e della città di Genova. Se la poetica di Montanella è legata alla dimensione intima e riservata dell’arte ligure, al naturalismo di matrice postimpressionista che deriva dalla pittura di paesaggio, è indubbio che sia permeata dei caratteri di quel novecentismo morbido che proprio negli anni Trenta trovava dimora in altre località italiane. La sensazione di un tempo sospeso, i volumi eterei e ben definiti al contempo, il rapporto di dipendenza poetica tra gli elementi della composizione, descrivono il contenuto di un dipinto straordinario, di un capolavoro di Evasio Montanella.