Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, Genova • 11 novembre 2023 – 13 gennaio 2024

Dopo un esordio ispirato, al pari della coeva produzione del fratello, da temi spirituali e da motivi iconografici propri della dottrina teosofica, Salvatore Gagliardo fu prevalentemente impegnato nel campo della ritrattistica.
In tale ambito declinò la propria personale interpretazione di atmosfere e temi novecentisti, spesso coincidenti con la sensibilità del realismo magico, maturando la sua peculiare passione per i maestri della tradizione classica. Proprio a causa di questa sua attitudine, Salvatore non riuscì a sintonizzarsi con il clima di ricerca del suo tempo, rimanendo isolato rispetto alle tendenze e ai movimenti artistici a lui contemporanei. Tale condizione di «esiliato dall’arte», come lui stesso si definì, ha contribuito anche a rafforzare l’originalità espressiva della sua ricerca, alla cui riscoperta questa mostra si augura di poter contribuire.
In mostra dipinti provenienti dalle collezioni degli eredi di Salvatore Gagliardo, da collezioni private e da istituzioni pubbliche come la Galleria d’Arte Moderna di Genova e la Wolfsoniana.