
Con nostra grande soddisfazione la Regata di Cesare Bentivoglio (Genova 1868 – 1952) entra a far parte della collezione dello Yacht Club Italiano, che proprio in questi giorni è impegnato nella Genova Sailing Week, la manifestazione velica meglio conosciuta storicamente come le Regate Internazionali di Genova.

Per ben comprendere l’importanza e il ruolo dello sport della vela per Genova è opportuno fare un passo indietro di oltre 100 anni. 140 per l’esattezza. Lo YCI, all’epoca ancora con la denominazione Reale Yacht Club Italiano, nasce nel 1879 attestandosi come uno dei più antichi del Mediterraneo. Genova, con la nascita del suo Yacht Club, è stata dunque la culla della vela “sportiva” in Italia: dal Club sono nati poi i principali circoli italiani come Napoli, Trieste e altri; i primi soci YCI, infatti, verso la fine dell’Ottocento davano vita a delle sezioni territoriali, andando quindi a creare quel tessuto connettivo da cui è nata, in seguito, la Federazione Italiana della Vela. Sempre a sostegno del valore storico della città, giova ricordare che una delle due vele più importanti di una barca a vela si chiama Genoa (l’altra è la randa), inventata proprio nel 1926 dal socio Raimondo Panario, brillante progettista del cantiere Costaguta. Il Genoa si rivelò un’arma micidiale per vincere le regate nelle nostre acque, da sempre considerate un campo di regata estremamente tecnico e difficile e, forse anche per questo, tanto affascinanti.

Da allora, la città della Lanterna è stata il baricentro della vela mondiale con l’organizzazione di regate importantissime cui hanno partecipato tutti i migliori velisti del mondo. Le regate della Settimana di Genova, tradizionalmente a fine inverno, portavano davanti al Lido di Albaro, tutte le principali classi olimpiche, diventando poi una vera e propria settimana preolimpica, valida per la selezione dei migliori atleti.
È durante la settimana dal 4 al 16 aprile del 1887 che nel Golfo di Genova si tengono le prime Regate Internazionali aperte a tutte le Classi, sono iscritti 15 concorrenti. Nell’edizione del 1892 – l’allora R.Y.C.I. – adotta la formula di stazza dell’inglese Dixon Kemp e così, per la prima volta in Europa, è misurata la superficie velica; a quella edizione partecipano 6 Classi.
Nel 1906 sono introdotte le regole di Stazza Internazionale e si assiste alla nascita delle Classi metriche, con esse aumenta considerevolmente la popolarità della vela. È proprio durante una di queste regate che nel 1926 nasce il Genoa Jib, pensato per meglio catturare i refoli capricciosi del Golfo. Dopo una pausa forzata nel periodo bellico, le Regate Internazionali tornano nel marzo del 1948 con una cadenza regolare che ne vede aumentare la partecipazione di equipaggi di altissimo livello. La settimana diventa un evento sempre più importante con i rappresentanti di molte nazioni che cercano di conquistare l’ambita Coppa d’Italia. In acqua, oltre ai metrici S.I., si succedono molte Classi come i Dragoni, le Star e i Classe R.O.R.C. e I.O.R.
Sul finire degli anni Sessanta le Regate di Genova attirano sempre maggiore interesse con un numero di partecipanti molto significativo. Centinaia di barche sulla linea di partenza per quella che è diventata, oramai da tempo, la regata che da inizio alla stagione sportiva.

La Regata di Cesare Bentivoglio, prezioso olio su tela esposto presso la Galleria Arte Casa di Genova in occasione della LXXXII Mostra dei Maestri Liguri fra Ottocento e Novecento, andrà ad arricchire la collezione dello Yacht Club Italiano.
Un dipinto elegante e di grande impatto visivo, ascrivibile al miglior periodo dell’autore, laddove, all’elevata qualità artistica, si aggiunge il valore di documento storico. Cesare Bentivoglio, noto artista ligure più volte impegnato a dipingere le regate organizzate dallo YCI, si muove nel solco tracciato dal grande marinista Giuseppe Sacheri, ovvero interpretando quel postimpressionismo che in Liguria ha trovato terreno fertile, distaccandosi tuttavia da quest’ultimo per un maggiore utilizzo di tonalità calde. L’equilibrio della composizione, raggiunto mediante l’esattezza delle linee prospettiche che si intrecciano nella linearità dell’orizzonte, degli scafi, degli alberi e delle vele, prende vita nel notevole senso di movimento che deriva dalla pennellata rapida e dal segno incisivo. Quella di Bentivoglio è una pittura che vive di colore e luce, elementi che guizzano nella ricchezza degli impasti e nella texture della tela a grana grossa.
