
Vita, esposizioni e opere
Alberto Salietti nasce a Ravenna il 15 marzo del 1892. Dopo un iniziale percorso di formazione presso il padre, decoratore murale, Salietti si iscrive all’Accademia di Brera, che frequenterà fino al 1914. In seguito la Prima Guerra Mondiale, riprende l’attività pittorica e, nel 1920, esordisce alla Biennale di Venezia, partecipando a diverse edizioni successive. Nel 1942, l’istituzione veneziana gli consegnerà il Gran Premio per la Pittura.
Nel 1922 partecipa, insieme a Dudreville, Funi, Oppi, Malerba e Tosi, a una mostra collettiva allestita presso la Bottega di Poesia di Milano. La mostra costituisce il precedente culturale del Novecento Italiano. L’artista entrerà a far parte del gruppo nel 1924, assumendo l’incarico di segretario e partecipando, nel 1926, alla Prima Mostra del Novecento Italiano, allestita presso il Palazzo della Permanente di Milano.
In questi anni, che coincidono con i soggiorni chiavaresi del pittore, la pittura di Salietti è imrpontata ad un primitivismo d’intonazione arcaica, memore della pittura toscana quattrocentesca. Il paesaggio è segnato da elementi schematici e sintetici, in cui le figure sembrano trasfigurate e immerse in atosfere magiche di sospensione onirica.
Nel 1931 la Galleria Pesaro di Milano allestisce una personale dedicata al pittore e, da questo momento, Salietti sarà presente in occasione delle maggiori rassegne artistiche nazionali, come la Quadriennale di Roma, e internazionali.
Alberto salietti muore a Chiavari nel 1961.
Alberto Salietti nei musei
Opere di Alberto Salietti sono conservate presso la Galleria d’Arte Moderna di Genova, la Pinacoteca Civica di Forlì, il Museo d’Arte della Città di Ravenna, la GAM di Torino, la Quadreria della Società Economica di Chiavari, il Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce di Genova, la Chiesa di San Gaetano di Milano, il Palazzo di Giustizia di Milano.
