Giuseppe Cominetti

(1882 - 1930)

Cominetti Giuseppe

Cominetti, Il giovane tifoso

Vita, esposizioni e opere

Giuseppe Cominetti nasce a Salasco Vercellese il 28 ottobre 1882. Iniziati gli studi classici a Vercelli, li termina a Torino, dove contemporaneamente frequenta il liceo e l’Accademia di Belle Arti. Nell’ambiente torinese avviene la sua prima formazione, a contatto con il dibattito teorico sul Simbolismo e sul Divisionismo e con i nascenti ideali socialisti.

Nel 1900 la famiglia Cominetti si trasferisce a Davagna, nell’entroterra ligure. Nel 1902 Giuseppe si stabilisce a Genova e, nel 1903, esordisce alla Promotrice di Belle Arti. A Genova Cominetti frequenta i pittori Nomellini, Olivari, Geranzani, Schiaffino, gli scultori Bistolfi e De Albertis.

In questi anni, luogo di incontro degli artisti e degli intellettuali è la Società di Letture e Conversazioni Scientifiche, in piazza delle Fontane Marose, vivace centro culturale che offriva la possibilità di consultare i principali organi di informazione sugli avvenimenti culturali e artistici italiani e stranieri. L’ambiente genovese, ricco di fermenti letterari e artistici, attento agli ideali sociali innovatori, risentiva della stimolante presenza di Plinio Nomellini, sino al 1900 stabilmente a Genova, poi comunque costantemente in rapporto con la città, i suoi artisti e uomini di cultura.

Nel 1907 Cominetti esegue il grande dipinto I conquistatori del sole, di impegno simbolista a sfondo sociale e di tecnica divisionista. Nel 1909 partecipa con la stessa opera al Salon d’Automne di Parigi, città dove si trasferisce con il fratello, prendendo studio prima a Montparnasse, poi a Montmartre. Non interrompe tuttavia i rapporti con l’ambiente genovese, dove periodicamente ritorna.

A Parigi è indotto da Severini a firmare la prima stesura del Manifesto del Futurismo, pubblicato sul “Figaro” nel febbraio del 1909, ma la sua adesione è fugace ed egli, pur consentendo sulle linee generali della poetica futurista, non firmerà le successive stesure del Manifesto. A Parigi Cominetti frequenta l’avanguardia artistica, letteraria e teatrale.

Nel 1914 ha luogo la sua prima mostra personale alla Galerie d’Art Contemporain di Parigi. Proprio nel 1914 si registra il momento di massima ascesa di Cominetti, che raccoglie consensi anche per la sua attività di scenografo. L’artista viene accolto nell’ambiente culturale creatosi intorno alla rivista culturale “Mont-joie”: il numero speciale dedicato alla danza contemporanea vede riprodotta l’opera La grande Farandole

Negli anni tra il 1914 e il 1918 l’artista combatte prima sul fronte francese e poi su quello italiano. La produzione prevalente di questi anni è grafica: ne restano preziosa testimonianza i Disegni di guerra. Tuttavia l’artista esegue anche alcuni dipinti, nei quali l’acceso colorismo dei dipinti della prima fase parigina declina in più drammatici impasti tonali. 

Dopo la guerra Cominetti è sempre più frequentemente presente a Genova, dove ha studio con Santagata, e a Roma. In questi anni l’attività prevalente torna a essere quella pittorica. Giuseppe Cominetti viene a mancare in una clinica romana nell’aprile del 1930.

Giuseppe Cominetti nei musei

Opere di Giuseppe Cominetti sono conservate presso la Galleria d’Arte Moderna di Genova, il Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, la Wolfsoniana, il Museo Borgogna di Vercelli, la Pinacoteca Il Divisionismo di Tortona, l’Associazione Ligure Giornalisti, la GNAM e la Galleria d’Arte Moderna di Roma.

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